Mantiene sano il cuore, riduce lo stress, migliora l'umore. è il tango, leggendaria danza della seduzione, proclamata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, sta vivendo oggi una seconda giovinezza. Non solo come forma d'arte, ma anche per le sue virtù terapeutiche.
Il tango offre moltissimi benefici a livello psicofisico dal punto di vista fisico migliora la postura e il tono muscolare generale, favorisce la tonificazione di glutei, addominali e arti inferiori, dona maggiore elasticità alla schiena e, non da ultimo, ha effetti benefici sull'apparato cardiocircolatorio. Da quello psicologico, ha un'influenza sorprendente sulla sicurezza individuale: chi si avvicina al tango, si avvicina anche alla propria intimità.
A dire che il tango fa bene non sono solo i sempre più numerosi appassionati, ma la scienza. Ricerche condotte a Buenos Aires, ad esempio, suggeriscono che ballare il tango è un esercizio fisico paragonabile, in termini di consumo di ossigeno e di calorie, al nuoto, a una camminata a 3,5 km all'ora o a una lenta pedalata in bicicletta, e può indurre cambiamenti favorevoli nel sistema cardiorespiratorio. Altri studi ne hanno invece dimostrato i benefici sull'apparato muscolo-scheletrico, in particolare sulla stabilità dei movimenti e sull'equilibrio, al punto che in alcuni ospedali questa danza viene utilizzato come vera e propria terapia in percorsi di riabilitazione. Ballare tango quindi può essere un'attività non solo piacevole ma anche utile ad esempio per gli anziani per ridurre il rischio di cadute e persino per chi è affetto dal morbo di Parkinson: praticare con regolarità questo tipo di danza aiuterebbe a ritardare gli effetti tipici di questa malattia neurodegenerativa, a evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge principalmente alcune funzioni di controllo dei movimenti e dell'equilibrio.
Il segreto? È racchiuso nella necessità di compiere un preciso movimento: il corpo deve eseguirlo attivamente sfruttando cambi di peso e di direzione, torsione del busto, passi sia in avanzamento sia in arretramento, pause e accelerazioni. "Passi" che aiutano a realizzare un costante miglioramento dell'equilibrio, della postura e della qualità del movimento. Fin qui i benefici per il corpo. E per la mente? Oltre a favorire la socializzazione e a migliorare l'autostima, pare sia uno dei modi più efficaci per ridurre i livelli di stress, ansia e depressione. Inoltre sembra in grado di incrementare le capacità cognitive a tutte le età: il pensiero creativo, come quello che si attiva necessariamente quando si improvvisano i passi di un ballo (il tango si basa sull'improvvisazione) scegliendoli in sincronia con la musica, "rafforza" le connessioni neurali compensando così la perdita di cellule causata dall'invecchiamento, come fosse una sorta di ginnastica mentale. Senza contare i benefici che una danza così sensuale può avere sulla vita e la sintonia di coppia (ovviamente se ballato con il proprio partner).
Non esiste una regola. Più lezioni si riescono a frequentare meglio si ballerà!
Passione e improvvisazione Il tango è coppia: cinquanta per cento uomo e cinquanta donna, anche se il passo più importante, l'"otto", che è come il cuore del tango, lo fa la donna. Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra i corpi: emozione, energia, respirazione, abbraccio, palpitazione. Un circolo virtuoso che consente poi l'improvvisazione". Questo è il tango secondo Miguel Ángel Zotto, tra i più grandi ballerini di tutti i tempi. «Essendo un ballo basato sull'improvvisazione, l'unica regola è il rispetto: l'uomo comanda e la donna propone. ll tango è istinto: non bisogna pensare, ma lasciarsi trascinare dalla musica e dalla passione» Ballare bene, quindi, è questione di sintonia? «La sintonia di coppia è la base da cui si sviluppa il dialogo tra i partner e con la musica. La posizione di ballo non a caso è un abbraccio frontale più o meno asimmetrico, a seconda dello stile, in cui l'uomo con la destra cinge la schiena della propria ballerina e con la sinistra le tiene la mano: nel tango il contatto è importantissimo ed è l'ostacolo principale da superare, quando ci si avvicina a questa disciplina. Spesso, purtroppo, non si ha il coraggio di mettersi in gioco con questo tipo di danza, perché risulta troppo intima e non alla portata di tutti, ma, una volta superata la timidezza, ci si rende conto di quanto grande siano l'energia e la sicurezza che si riescono ad acquisire grazie a essa»